Del passato andato
Le poesie piene di me
Che non sono niente
Coperta dalla voce delle parole
Come un velo che trascende
L'eternità chiusa, barattoli
Pieni di ali spezzate,
Le farfalle non volano
Sono morte, nel rinascere
A chi è pronto a spiccare.
Vado oltre il confine
Lo tolgo e imbevo di storie
Che lo delimitano
Oltre lo stesso.
Se sfondo qualcosa già aperto
Crollo nelle mie intemperie
Nel cuore che più è polmone
E lo trascino in alto
Dove lui possa vedere
E ciondolare disfatto tra amore e canzoni senza voce
Le corde vocali sono fili di capelli
Scuri
Se sono acqua
Allora le mie parole cosa sono
Se non un fiume che deve giungere a destinazione
Sono niente e amo tutto
L'odio lo conservo tra i denti
Allo squillo di trombe infernali delle chiamate quotidiane
Quando col morso affonderò
Come una lama
Le vecchie montagne sulle spalle
Vedendole cenere e polvere dopo
Una frazione di secondo
Sono io che scendo o la mia anima
Dove la scopro infine luce
Dipingi l'amore dove vedi odio
E l'odio dove non vedi nulla
Schiaccialo sulla tela della tua vita
Se ascolti un attimo
Sarò anche il suono otturato
e vizioso del silenzio per te
In modo da cucirti sulle labbra
Tutto quello che ancora non ti ho detto, specchio di ieri e domani.
Ma io non sono acqua e le parole non sono onde lente
Io sono terra
Con radici pronte da millenni
Da colorare quando viene il buio
solo una piccola luce accesa
Stavolta non è una candela,
È un vespaio che la ruba e trasforma in miele
Come le tue labbra serrate
schiuse nei sorrisi
Nelle mie folli attese
Il tuo pensiero è nel mio
Come un amore nell'amore
Quindi taccio per un minuto:
In questa oasi senza giusta punteggiatura sono libera come quelle farfalle dalle ali spezzate
Rinasco un secondo dopo.
Ascolto la notte.
3.28
Un po' di numeri , e oscurità.
Chiudo gli occhi affaticati
E quel limite spalanca le cosce
O sono io
Implorando il sole di correre tra le nuvole e sorgere
Stanotte è la non notte
Sono morta d'amore
Immortalata con gli occhi chiusi
Rievocando un volto
Ed è tremendo il muoversi delle mia labbra
Prima, mai era stato più rapido lui di me
O almeno così pare.... Sotto queste lune che mi aspettano...
Aspettano anche te.
La luna che ti aspettava era calante
Lo era anche la mia amore
La vedi? Si piegò dolcemente in sè
Dopo che la sua grazia aveva infuocato il mondo
E piano, il mondo cantò sinfonie
Di vetro e fiele
Solo dopo aver brillato come una stella asciutta
Poiché tutta la sua forza gravitò là con te, nelle pieghe delle tue ossa ancora da formare; amore, vorrei averti formato io le ossa, a suon di baci e liuto ed alloro divino.
La notte, è dove finisco io
Subentri tu
Poi mi cerchi, e trovi, e allora
Siamo noi
Sotto un cielo blu e rosso,
Un tramonto che vedo come se fossi io a dirigerlo
Il suono piano si quieta
Tre piccole luci vicino a me
Figli o guardiani non importa
Siete, e questo è.
Il piccolo fiore sboccerà... Dando sei colpetti al petalo vicino...
ehi amore
Addormentati su di me
Voglio il tuo battito
Addosso e le tue ciglia sulla pelle
La luna crescente mi vedrà tra le tue braccia
La gibbosa mi vedrà mamma
E tu vedrai me, sotto tutte le lune
E spero ti andrò bene così
Con tutti questi miei difetti
E tutto l'amore che ho
Il sonno canta di niente
Nelle orecchie come un ronzio
E allora lo faccio sgorgare
E dormo provandoci
Ti amo
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