Uno, è ghiaccio esploso. Due, il piegarsi stesso dell'istante - e tu nuoti e giri attorno, alle scrostate bucce di emozione. Tre, il colpo che l'emozione soffoca - poi prendi tutto il silenzio tra le mura - che vorrei smacchiare e pulire -
e come uno strumento lo fai lievitare dalle tue labbra, spingendolo dove posso sentirlo
Perfino parlandogli addosso,
Ciondolando con la testa ad ogni affondo che la tua bellezza mi da.
Io nuoto in quella sottile evanescenza, in cui il mio cuore sa che dovrà aprirsi e inalare altro amore, dove tutte le strade - sia fisiche che mentali, immaginarie e lucenti di sogni- conducono infine alle tue mani,
Ai tuoi polsi come steli e la vita che li brucia è ossigeno,
Afferrandoli, ti faccio nuotare fino alla mancanza d'aria, mi cibo della bocca dove sgorgano boccioli,
E in aria trasognerò e scriverò
Il tuo nome
E tutto quello che comporta.
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