... Gira in mille fiori danzanti nel vento, con un piccolo sorriso sulle labbra, i capelli che s’incollano ai suoi minuscoli fianchi e ondeggiano lunghissimi nel vento....
Il sole scavalca e trascina
fiaccole di speranze mai ascoltate
e le accende sul viso di chi
mai le ha cercate; sarà chi non ha chiesto, che avrà.
Vibra il tempio nel cielo
scosse d’un terremoto che vuole demolire
ogni singola pietra, ipocrisia, omertà.
E nel vento
intanto
dei lunghi capelli profumati ondeggiano,
facendomi socchiudere gli occhi,
attraverso le ombre delle ciglia
osservo mia figlia circondata dai raggi
che le narrano storie perdute,
ritrovate tra le sue piccole mani.
Bleuzenn china il capo
e il sole si trasforma da luna,
maestosa nelle sue voci pallide,
strette tra le sue dita.
[è lei che ci ha unito,
è lei che ci unirà sempre,
è lei che ci permetterà di riconoscerci]
“Bleuzenn.”
Come la moltitudine di petali
le sfioro le guance,
annusando il suo profumo,
vedendola così piccola ma così umanamente grande.
Le sue mani cercano la storia della mia vita
riflessa nei miei occhi, e li apro, li spalanco; il grigio del suo sguardo tiepido,
ammorbidito dai raggi, riscrive il tempo che impiego a vederla fermarsi.
Poi, fiori.
Dal cielo e dalle mani. Dalle nuvole, dai bastioni d’un nemico immaginario, dalle spine di un amore che intrappola e rende liberi al contempo.
... e tutto sfuma...
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