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lunedì 9 maggio 2011

Morte

la mia anima brilla con spigoli di luce raggomitolati contro la mia pelle.

si dia inizio ad un lungo viaggio...mischiato tra acqua marina e vento.
il mare blu profondo perseguita le mie visioni con le sue mani
che infrangendosi come maestose onde
mi impediscono di staccarmi completamente.


(ho cenere ovunque: tra le mani, fra i capelli, minuscole carezze di cenere sul viso!)

mi ispeziono per vedere se va tutto bene.

...nuoto in condizioni esamini
con il fango sulla faccia, dalla bocca grondante.

la morte arriva di soppiatto, mascherandosi bene dietro la notte.
con il suo sguardo vitreo, cala su di noi il suo massiccio ghigno
e cullandoci dolcemente ci strappa via
per riportarci sull’altare dei nostri sogni
incatenati, bruciati, feriti e derisi
il non avere scampo è dolorosamente reale
e incupisce anche gli animi di chi, con
spalle incurvate, non ascolta più
il lamento di chi ha vissuto
prima in noi.

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