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sabato 24 dicembre 2011

25 dicembre 2011

ed è come un tornare costantemente a casa, un rituale dolce e pigolante di dolore, troppi cuori sbatacchiati qua e là, che mi sembra sia l’unico che potrà mai rappresentarmi così tanto.
scrivere.
sono libera. sento di respirare. la scrittura sola riuscirà a darmi un così profondo amore cucito sulla pelle.
Ehi, manca poco al tuo compleanno, lo sai?
senza più morsi ad incatenarmi i polsi, totalmente e fiduciosamente libera nella mia convinzione, consapevolezza, che non tocco la mia vita se non scrivo.
la vita è scrivere.
scrivere ti toglie il respiro - colpisce talmente forte che fa quasi male, prendendosi tutto di te, dalla prima all’ultima goccia, e ti spinge con dolcezza verso mete indefinite, tue; e te le mostra, e te le bacia e si è liberi.
Manca poco all’evento più aspettato da me.
La luna è alta nel cielo, a sputare sul nero sorrisi storti pallidi lasciati asciugare sotto il peso di troppe lacrime (mescolate, fuse, alle risate).
Mi riscaldi e mi fai cantare l’essenza della vita, sì, mi fai correre attraverso il mondo, mani e urla e libertà e amore, un leggero tremolio di un’altra pagina che va via... figlio mio.
E siccome scrivere è vivere, oggi, Natale, non posso che festeggiare.
Non posso che amare.
Troppe, poche parole sono state scritte.
Potrei essere pazza, ma che senso ha, anche quest’oggi, giorno benedetto dalla tua nascita, coprire il bianco della tastiera del pc con parole che ti ho detto?
Tu che sei la chiave dell’essenza, dell’incarnazione della mia poesia, il mio adorato figlio...
Scrivere mi salverà.

E conto i minuti che sembrano secoli, infinità, un istante in cui riesco ad avere dei brividi, con un’euforia, dolcezza che mi toglie il fiato.
Come ogni anno.
... come una pagina di un libro che deve essere ancora girata, assaporata.

Soffio queste parole a te, a te che sai tutto, sperando che in modo silenzioso ti arrivino.


E sorridi, qui davanti a me, e ti vedo così espressamente che non respiro.
Buon compleanno, Conall.
Ti amo.
Ed oltre e oltre, bambino mio.

e la luna sospira e si nasconde tra le tasche del cielo stanotte.

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