Powered By Blogger

Cerca nel blog

sabato 30 luglio 2011

sbagliando

veridicità acide scorrono sul corpo della terra - sorpassandola, sovrastandola sotto pesanti strati massicci di ignoranza.

ribalto le posizioni che ho di me in questo mondo per accerchiarle e farle sottili e flebili.
vorrei colmarmi di rabbia furiosa, come lava fusa nel mio stomaco, bruciante ed infuocata.

e non getterò più stelle amare sul mio cammino - ma mani luminose che tirano su e scalciano d’impazienza, per avermi.

per annullarmi.
e scrivere.

_______


le coincidenze non esistono, esse sono create dagli umani per sfuggire rapidamente dal proprio io; il destino regala le sue miniere dorate comunque, sottraendole al nostro respiro incurante degli eventi - tutto andrà come deve andare, ed nel tunnel dorato vi troveremo ampi respiri grati.

ed il cibo non sarà più un’agonia, ma lieto concedersi alla vita.
al fabbisogno naturale di ognuno.

_______

proiettando le ombre sul muro, tra incensi e profumi, io vedo lupi che cavalcano la notte senza tempo - e lì corrono, lasciandosi dietro di sé lune spezzate a metà, una muta promessa di ricongiunzione.

la poesia è priva delle fondamenta degli essere umani; essa vaga sotto pelle, laddove il sole non filtra e non viene purificato, e nulla vi è se non la sensazione di essere molto, molto anziana - assolutamente cosciente di limiti e pregiudizi.
e parole, forgiate da menti illuminate - e di certo sono nata nel secolo errante, non fiducioso alle parole, alla loro forza e potenza - che come un uragano coinvolge e travolge tutto dietro di lui.

sbagliando, cedendo alla forza brutale dell’uomo meschino.
________

il mare lambisce ed assopisce i miei sensi arcuati, e ritrovo me piccola, corrente di ricordi sperduti chissà dove, scottata dai raggi della vita - e non posso che rincorrermi, afferrarmi e stringermi forte, così tanto da sentirmi le ossa spezzarsi e farsi di nuvole e stelle e diamanti - e non ci sono via di fughe per sé stessi, oltre il buio accecante di favole argentate, intervallate dalla realtà nuda e cruda.

come non sono io, poiché fatta di fughe eccezionali e costanti.

________

il pozzo si apre e scaraventa la mia anima nelle sue fauci - ed i fogli si rincorrono tra di loro oltraggiati dall’amore.

morirei così per tutte le mie vite, le parole a sporcarmi le mani e caricarmi in spalla per sbattermi sulla fertile terra, amata ed odiata, puttana ingrata!

così assurdamente perfetto.

23:55, 29 luglio 2011

Nessun commento:

Posta un commento