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martedì 5 luglio 2011

grovigli

5 luglio 2011, 17:40


quando giugno alla sommità dei miei pensieri, mi lascio travolgere da essi senza possibilità di scampo. lei risuona gentilmente in ogni catena sfilacciata di pensiero irrazionale e splendido.
ovunque risplende ogni magnetismo concreto, in modo che io possa stringerlo in mano - sono magnete per lei, che sovrasta le epoche e i suoi frutti, tenuti a marcire...e lasciarmi attrarre da suoni che non hanno niente di umano, se non la preveggenza sottile ed equa. sentirò sempre costanti veglie di idoli caduti, e non potrò fare altro che trastullarli tra me e me aspettando che tornino, più scintillanti e potenti di prima, sperduti ora chissà dove tra la nebbia.
incerta, muovo le mani alla ricerca di qualcosa. ciecamente.
“Ovunque, sotto le pesanti coltri della notte,
un attimo di silenzio vola via per te,
che hai tenuto i palmi delle mani aperte
per carezzare la mia anima, aspettando.”

circolo in cunicoli bui che trattengono con forza la mia anima, riscaldandola di fasulle parole maleodoranti. mi dicono tante cose all’orecchio, e il mio sospiro tremulo riesce a spiegarsi oltre le mie labbra, per colpire e perdonare assieme.


“segui noi.
sarà tutto più facile.
meno complicato.”

quando con uno strattone mi libero, sento i grovigli della mia stessa anima, quell’anima ancora pulita, tornare a galla con prepotenza - e la pace mi annebbia i sensi, tagliuzzandoli in ampie nuvole colorate gonfie di pioggia, tranquilla compagna fidata.

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