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venerdì 3 giugno 2011

scritto

4 giugno 2011


Cosa scomparirà
nel domani, credendolo
immortale, cedendo
le sue grida al niente
coronato di delusioni e accortezze?


sfrego la mia realtà
per trovarne una pulita
dove saggiare la consistenza
delle mie parole.
e rimango estasiata quando nella mia realtà trovo la scrittura.

sono io. io, con il mio odore addosso, appiccicato sulle mani, cullata
da madri molto antiche
non faccio che scrivere. e quando non scrivo, immagino di farlo. e pregusto praticamente da sola
il momento in cui, come adesso, io mi possa abbandonare alla vita e sentirmi amata da lei.

il resto può aspettare. il resto, quando scrivo, deve aspettare.
anche se ha suoni incredibilmente forti ed invitanti, che mi perforano l’anima
stracciandola, avvelenandola, cullandola, io per il resto ora non ci sono.

sono un’unica anima divisa in due.
che alla fine si ricollegherà all’ Uno.

le persone della mia vita mi divideranno sempre con la Poesia, e lei scavalcherà tutti e tutto.
fino alla fine dei miei giorni.
era scritto nel sangue, quando si lasciava cadere sul pavimento, brillando d’una luce sinistra e concreta, viva.

per sempre, io sarò con te.

era scritto in mio figlio, testimonianza terrena di un destino
che ha intrecciato con prese salde i propri fili, divincolandomi per l’eternità
in carezze che mi fanno sentire amata e al sicuro.

non vorrò né potrò lasciarti mai.
io sono tua.

per quanto possa valere,
io sento che l’essenza stretta
della mia vita, resa sfuggente dalla nebbia
che celandosi negli istinti protegge con cura
tutti i miei sospiri, sia scrivere.
e so che sono nata per scrivere, e morirò scrivendo; e vivrò scrivendo, raggiungendo mete che non pensavo esistessero dentro di me, lei premuta costantemente addosso al mio cuore, schiacciata, dove cresceranno regali pleniluni
golosi di me.

alla fine, sarà un cerchio senza fine-- e il centro perfetto ed assoluto è lei, ed io le giro tutt’attorno.
non desiderando, amando, sperando altro così tanto.

_______________




stordita, tremolante perseguito
con cura e precisione le emozioni
che fanno vibrare questa bambina
affogata in una favola sulla luna.

sorreggo un vento
che mi porterà molto lontano
tra le braccia--pietra su pietra,
mani su mani,
io andrò molto in alto e con lei
possederò felicità e stabilità.

niente scricchiolerà più.

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