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domenica 5 giugno 2011

pensieri3

maggio, 2011.

Il silenzio mi consuma l'anima; è opprimente, e domani ne risentirò le vibrazioni.
per una sognatrice il giorno ha ore lente, lunghe, dinoccolate; non se ne libera mai. E quando accade, si ha la consapevolezza di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato.
A volte vorrei che il tempo potesse frantumarsi e ruotare come un vortice bellissimo di luce e fermarsi. Per qualche minuto.
Conall, vorrei tu fossi qui ad abbracciarmi, perché in questo momento non desidero altro che venire stretta forte.

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17 maggio 2011, 21:21.
Sentendomi un mostro rivendico ogni mia maschera.
Tutte quante.


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8 maggio, 13:58.

Visionaria, tra vergini ancelle dai graziosi boccoli vermigli, assecondo ciò che vedo: sprofondo, inerme, tra petali imbarazzati di superstizioni, tra mormorii che hanno in se il sapore dolce del miele. Nella notte, una mano sfiora il mio viso. E' quasi doloroso. Tutto ciò che fa di me una brava persona è quello che trovo dentro la mia anima trasformata in versi.
Le ancelle corrono giocosamente in mezzo ad un giardino segreto ed io, sprofondata tra morbidi cuscini bianchi imbottiti d'alloro, lascio vagare la mia mente al di là del mondo che si può toccare.
Volo quindi in terre che conosco senza averle mai visitate. Di nuovo, le mie visioni circolano sotto pelle lasciando una flebile scia di fuoco dove, senza neanche pensarci, lascio scorrere le mani per trovarvi ristoro.
E lo trovo per davvero, solo per qualche istante.

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2 maggio, 00:55

Sprofondo tra il morbido con un solco nel petto
le mie espressioni cancellate
la paura devastatrice
e la luna non vedo, perché si ricopre di nuovo
di sangue invecchiato
riflesso di un tempo che non vuole inciampare nelle sue stesse trappole.
E' lieve, mi sento come tanto tempo fa...
Sussurri, campanelli, malinconia...l'acqua mi ripulirà. la pioggia mi calmerà.
(dolore fisico)
Ho letto tanto oggi, ho sfogliato le pagine di un amore profondo.

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28 marzo, 18:43

Nel letto io trovo il rispetto
che non cerco dalle altre parti.
Sono oscurantista, deplorevole, piegata verso mine
attive su cui inciampo in questa città velenosa.
Sono mortificata, assetata;vorrei scrivere in sogni color pastello
e immergermi dentro pozzi dorati (in ville esageratamente enormi) fino
a non vedere più niente...
Scrivo e scrivendo sento il corpo andare via.
Io ora sto andando via...mi sento lentamente
prosciugare da qualcosa più grande di me.
sto morendo di fronte alla bellezza della poesia.
La Poesia è tutto.

Cado ancora nella notte senza stelle
ma con lampadine che funzionano male.

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23 marzo, 22:12

sotto il caldo delle coperte
la mia mente vola via
sgusciata come una noce
aperta per raccogliervi al suo interno
fantasie e poesie
di antichità e miti.
e piano piano anche il mio corpo
fatto di carne
lo sento alleggerirsi e farsi di nuvola
soffice e vaporosa.
la notte, asciugandosi gli occhi, si volta verso di me.
dopo avermi accarezzato i capelli, posso dormire.

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